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lunedì 2 agosto 2021

Ecco cosa si sono detti Jacobs e Draghi al telefono

Sono venuto in possesso del nastro magnetico (che cosa romantica) che riporta fedelmente la trascrizione di quanto si sono detti Jacobs e Draghi al telefono. Ecco a voi in esclusiva le parole del premier:

"Marcello! Sono Conte! Ho dovuto fingere la voce di Mario altrimenti mi avrebbero chiuso in faccia. Bravo Marcell, come vedi anche io sono un centometrista capace di fregare il mio avversario per il rotto della cuffia. Ma se non fai così, ti passano sopra col curriculum. Spero di poterti vedere di persona, sto rifondando il Movimento - mi farebbe piacere averti come Ministro dello Sport! Adesso chiudo che sento già un elicottero sopra la mia casa. Se ti chiedono con chi hai parlato, tu rispondi chiaramente - con un grande Premier - a presto!"

mercoledì 10 gennaio 2018

Fuori dall'euro. Anzi no. Boh.




Di Maio cambia idea sulla questione euro. Forse non è poi così male avrà pensato. E un pò lo capisco, anzi me lo sono proprio immaginato mentre stava in treno al telefono con la madre:

"Ué mammà come stai?"
"Bene figlio mio. E tu?"
"Mah insomma, sto ripassando il piano di governo per quando sarò premier e ci sono delle cose che non mi tornano."
"E che cosa non ti torna antoniuccio?"
"Per esempio la questione euro, cioé io so bene che la gente è stufa di pagare le tasse ma non credo sia giusto fare leva sull'euro per prendere voti facili, cioé non c'entra proprio niente mammà!"
"Non ti seguo Antonio... che vuoi dire?"
"Nel senso che sì, le cose costano il doppio, ma è pure vero che uno stipendio da 1.500.000 lire adesso è diventato da 1.500 € !!"
"E dunque?"
"E' il doppio mammà! Sò tre mijoni, come dicono a Roma. E poi c'è la questione della spazzatura qui nella capitale, sta poveraccia come me la deve smaltire la monnezza senza un tritovagliatutto? Tiene na puzza qua che Nuova Delhi è na profumeria a confronto."
"Eh lo so, lo so."
"Poi sta seccatura dei due mandati..."
"Eh."
"...io il premier non lo voglio mica fare una volta sola."
"Bravo figlio mio, bravo."
"Io voglio essere premier più volte."
"E senti ma ce l'hai detto al capo tuo?"
"Sì sì, ma dice che il capo non è lui, è la rete, devo far decidere alla rete."
"E la rete che ha detto?"
"Nulla perché abbiamo il sito bloccato per troppi accessi."
"E' che tutti vogliono fare il mestiere tuo tonino."
"Mamma, qua a palazzo mi trovo davvero bene come devo fare?"
"Come devi fare figlio mio... fatti degli amici intanto! A quello di Firenze l'hai più visto poi? Uscite insieme, sembrava un ragazzetto tanto per bene."
"No meglio di no, che poi mi vuole portare in televisione."
"E al milanese col doppio petto l'hai conosciuto? Ormai sarete amici."
"No quale amici, qua bisogna fare il bastian contrario con tutti altrimenti perdi credibilità. E pure soldi."
"Però?"
"Però alcune idee non sono sbagliate."
"Tipo?"
"Tipo l'euro."
"Ma scusa, a santo Stefano ne hai dette di tutti i colori su Prodi e adesso dici che ti piace?"
"E' che ho letto una rivista di economia in treno mammà, e mi sto convincendo del contrario."
"E cosa dirai ai tuoi elettori?"
"Qualcosa alla Winston Churchill credo."
"Bravo figlio mio, bravo."


domenica 12 febbraio 2017

Grillo vs Grillo



Ho appena finito di vedere su Netflix il nuovo spettacolo teatrale di Grillo, uno spettacolo per certi versi sottotono vuoi per la stanchezza degli anni, vuoi per il momento particolare che sta vivendo il Movimento. Tuttavia uno spettacolo che si lascia guardare proprio per la sua malinconia.

Sia chiaro, non mancano le risate anzi, ma in sottofondo si avvertono sia il passare degli anni sia la velata mancanza di Roberto Casaleggio.

Il momento politico che sta vivendo il Movimento, soprattutto nella città di Roma, è un'ottima scusa per raccontare chi sia Grillo e come sia nato il comico. E ne esce una sorta di risposta ai tanti perché e percome che la gente non appartenente al Movimento si chiede e gli chiede come leader del partito.

E chi meglio di Beppe poteva raccontarlo? Allora scopriamo il rapporto difficile col padre, la prima sconfitta a scuola, e poi sul lavoro come rappresentante commerciale e poi ancora sul palco di Fantastico 7 come comico. Le sconfitte sono preziose dice, i successi sono preceduti da tanti fallimenti e la storia ce lo insegna.

"Una persona che non è più curiosa è una persona morta."

Curiose come lo sono (state) le persone di cui parla durante lo spettacolo e a cui certamente s'ispira; Edison, Jobs o Elon Musk (fondatore di Paypal Tesla Motors).

La politica insomma, è stata fino ad oggi quella serie di fallimenti che presto o tardi si tramuterà in successo. E sappiamo tutti quale partito rappresenta meglio per Grillo questa inversione di tendenza.

giovedì 2 luglio 2015

buoni propositi

dall'altro ieri circola in rete il video di una viaggiatrice che riprende il vicepresidente della Camera Luigi di Maio (M5S) in viaggio come un "comune cittadino"

qualcuno ha ipotizzato - "che il tutto sia stato studiato ad arte e che comunque Di Maio non stava prendendo un regionale coi pendolari, ma un'alta velocità, così come fanno tanti altri parlamentari

alta velocità che peraltro combatte, fingendosi persino sorpreso dello stupore della gente per queste cose" -

ecco, secondo me dire che combatte l'alta velocità è un pò qualunquista, visto che non la combatte in tutta Italia, ma in un punto specifico della penisola, peraltro la battaglia del Movimento ha uno scopo propositivo e non distruttivo o fine a se stesso, ma detto questo sicuramente il partito di Grillo non va; Di Maio rimane una persona coerente in mezzo a strani personaggi

personaggi che si credono portavoce di un sacro elettorato, quasi li avessero eletti a divinità piuttosto che a rappresentanti, tuttavia tutti questi sforzi (pubblicitari, ma non solo) funzionano per far risparmiare al governo e per favorire i cittadini (si veda il fondo per il microcredito)

ma il punto è questo: il governo deve risparmiare fino a questi livelli? adesso probabilmente sì, per sensibilizzare, per lanciare un messaggio, ma in linea generale è un'idiozia, così come è un'idiozia che il sindaco Marino vada in giro per Roma in bicicletta e con la scorta al seguito, per lanciare un messaggio che poi cozza su se stesso: Roma non è una città per biciclette a meno che non si è il sindaco o a meno che non si voglia rivedere l'intero arredo urbano

il politico deve fare il politico, ma in Italia nasce già ladro ed è probabilmente qui che cresce la voglia di un Di Maio (o dello stesso Grillo) di farsi sentire o vedere, perché certamente una gestione diversa e più consapevole della politica è possibile

giovedì 13 novembre 2014

Beppe Grillo è in grado di fare comunicazione?

La strategia di Grillo non è mai cambiata, vuoi per mera coerenza intellettuale, vuoi per incapacità di raccogliere il consenso dell'elettorato degli indecisi, elettorato che di fatto ha consegnato a Renzi il record del 41%

Ma cosa c'è che non va nella strategia grillina? Probabilmente nulla fuorché la comunicazione.
Siamo di fronte a un esperto della parola che deve gridare a destra e a manca cosa c'è che non va negli altri o peggio, cosa va bene invece nel Movimento. L'elettorato non è sordo, forse basterebbe abbassare un poco il volume cercando di puntare più sulla sostanza che sul megafono.

E mediaticamente non aiutano nemmeno siti internet come tzetze.it che si definisce "un palinsesto dinamico originato dagli utenti, che seleziona da siti rigorosamente solo on line, le informazioni in base alla loro popolarità e attualità."

Un esempio su tutti, il 9 Novembre 2014 viene pubblicato un articolo sul Financial Times dal quale emerge un commento positivo sul leader del Movimento 5 Stelle.

FT.com - "The euro is in greater peril today than at the height of the crisis"


L'articolo è dell'editorialista Wolfgang Münchau, un giornalista tedesco che si è fatto la nomea di non essere poi così imparziale come Andrea Mollica ci racconta in questa sintesi su Giornalettismo.

Ha scritto articoli contro Monti, è contro l'austerity e dunque fondamentalmente contro la Merkel. Ma la cosa più interessante, sembra essere il sito a pagamento da lui curato di notizie e analisi di specialisti sull'eurozona. Servizio di cui possiamo intuire quantomeno l'impronta euroscettica.

Ed è proprio di euroscetticismo che parliamo se guardiamo alla politica grillina. Sul sito di Grillo è riportato infatti proprio l'articolo del FT, prontamente re-bounced dal sito tzetze e incorporato poi lateralmente sul sito del leader genovese.

da beppegrillo.it
"La stampa estera incorona Grillo"

A questo punto sarebbe interessante capire l'interpretazione grillina dell'articolo di James Politi, pubblicato sul Financial Times il 12 Novembre , tre giorni dopo.

FT.com - "Italy’s Post-it premier hopes reforms stick"


martedì 11 novembre 2014

Il Partito delle Domenica

Il Movimento 5 Stelle propose Milena Gabanelli come Presidente della Repubblica. Era l'Aprile 2013 e le votazioni interne al Movimento decretarono all'unisono la candidatura della giornalista Rai. Ad oggi, dopo quelle votazioni, il toto quirinale sembra aver perso del tutto in dignità. Già quando si vociferava la Gabanelli come possibile candidata più di qualcuno rimase perplesso. Poi quando la stessa rifiutò quasi divertita la proposta del Movimento di candidarla a futuro inquilino del Colle, si rasentò il melodramma. Melodramma che capitolò del tutto in tragedia quando la Gabanelli, un mese dopo le 'quirinarie', fece un'inchiesta sul Movimento per chiarire dove andassero a finire i soldi del blog o quanto prendesse la Casaleggio Associati dalla pubblicità del sito.

Insomma gli unici vincitori furono tutti gli altri rimasti a guardare, perché dal programma della Gabanelli ne uscì un servizio fazioso, quasi stucchevole, dal quale trapelavano soltanto due cose; che la giornalista aveva capito poco e niente di internet e grillinie che il Movimento doveva assolutamente riguardare le proprie strategie se non voleva fare nuovamente la figura del Partito della Domenica.