mercoledì 23 marzo 2011

Visions

...e mi sorprendo quando leggo la fermezza d'alcuni nel dir di conoscermi o di sapere ch'io sia. Sorrido pure quando costoro vanno oltre nel mar del giudizio navigando per acque di cui non sanno gli abissi. C'è chi mi stringe la mano e chi m'inquadra in un corpo. Chi mi sigilla nel nome o chi m'insegna la vita. E mi stupisco di quanto siano strette le corde dei loro violini, così esposte al mio sguardo e così fragili al suono che è sufficiente io dipinga due o tre note nell'aria, che la mia musica le farebbe tremare per tutta una vita.

Eppur lo dissi che nulla io sono di quello che sembro, ma la loro attenzione era altrove che non ricordan di me com'io ricordo di loro.

E ora sappi, caro lettore...
ciò che non conosci di me, io sono.



domenica 30 gennaio 2011

Alla mia Evey

Vedete Madamoiselle, noi siamo i Vessilli d'una Volontà che da sempre abbiam dimenticato esser Vera, e la Vacuità percepita da una mente Vincente è sempre cosa Vana se paragonata alla Voracità del Vuoto che sostenta il tutto.

Sosterrà questa Vita e questa calda Vendetta, perché io appartengo alla Verità che non verrà mai più detta, io sono il Verbo che si tramuta in Vittoria e sono il Vaso che chiamate Pandora. Non c'è Vista per Vedere il mio Viso, né Volere che mi strappi un sorriso.

Nel darle Voce mi conceda dolcezza, d'alzare il Volume.
Io sono V, o se Volete...la Vendetta d'un Nume.



lunedì 3 gennaio 2011

Il Sacro

E' vicino, ma non so cosa sia.
Mi conosce, e non so dove sia.
Non ha nome, né bisogno d'un volto,
né di un'ombra che ne porti sconforto.

Non è luce e nel buio conduce,
è un passaggio senza ritorno,
come La Notte ancor prima del Giorno.

E' qualcosa di muto e tremendo che m'alita 'l cuore,
così letale e incombente che l'aria stessa trasuda di Fine.
Su questa Scena scende la Luna e mi porta al Confine
e ai miei occhi Lei mostra dell'orror le Colline.

Non posso far altro che sfidarlo alla Morte,
con in pugno la Vita e d'un Mondo la sorte.
Sono un Uomo, sono un Essere Umano,



sabato 27 novembre 2010

The Unmanifest

...and what you see Sir, is the end of all known things and the beginning of the unknowable ones. 

You have No Name, you are Uncatchable, as the manifest is supported by Unmanifest, you posed your Seal everywhere. What is revealed for One, will be hidden by many.



mercoledì 27 ottobre 2010

Desmatron

La Sensazione gli chiese chiaramente dove volesse andare.
"Dimensione Otto."
Allora la Sensazione gli chiese se avesse mai affrontato almeno una Manifestazione di livello 4.
"Non sono mai andato oltre la Trinità."
La Sensazione pervase lo spazio di Vuoto. Poi i sensi dell'essere percepirono il Verbo della Sensazione e questa chiese come ritenesse possibile varcare una Dimensione Otto senza l'esperienza necessaria.
"Io Sono la Conoscenza senza Esperienza. Io Sono la Libertà che è in ogni Creazione, di qualsivoglia livello."
Allora la Sensazione comprese che la Trinità si stava espandendo. "Tu sei colui di cui parlano nel Nucleo delle Leggi."
L'essere non fece alcun segno, poi inebriò la Sensazione della stessa Vita che era in lui, quanto bastava per farle comprendere cosa nutrisse la sua Essenza.
La Sensazione rimase come ipnotizzata, senza forza. Poi riprese lo Spazio e creò il Tempo. Si avvicinò all'essere e gli soffiò la Luce. "Tu sarai ciò che già eri."


"No, Io Sono."



mercoledì 7 luglio 2010

Nessuna entità

"Questa è la verità." Disse senza girarsi. "Ogni giorno, ogni fottuto giorno lo passate senza fermarvi un cazzo di secondo. E questo è il risultato. Morte, guerra e sofferenza, in mezzo a gente che si sollazza e che ride, in mezzo a gente che non sa nemmeno cosa cazzo sta facendo. 

E' una giungla d'estremismi, perché gli estremismi sono facili da raggiungere e quando avrete bruciato ogni singola speranza di questa fottutissima giungla vi rimarranno solo le liane per impiccarvi perché ora, ora non siete diversi dalle macchine che guidate, non siete diversi dai pianeti che vi ruotano attorno e non siete diversi da quelle cazzo di montagne verso le quali stiamo andando." E indicò le alture sopra Sulmona, oltre la valle del Fucino. "Non avete ottenuto niente lo sai questo vero?"
"Si, certo che lo so." E rallentai perché sapevo cosa stesse per dire.
"Fermati qua, devo pisciare."
Spensi la radio e lo guardai mentre dandomi le spalle faceva finta di orinare su un bidone dei rifiuti. Rimasi per alcuni secondi fermo a vedere cosa volesse dimostrare.
"Cosa credi, che solo perché sono uno spirito non posso pisciare?"
"No no fai pure."
"Adesso andremo lassù e ti farò capire cosa significa Essere e cosa significa Non Essere."
"Si certo." Avevo preso l'abitudine ad assecondarlo quando tornava a parlare delle sue stronzate.
"Tu non prendi la cosa sul serio." Fece tornando in macchina. "Tu non credi a quello che ti dico."
"No, credo solo che sottovaluti alcuni aspetti."
"Perché, hai forse un piano che non riesco a vedere nella tua mente?"
"No, è che sottovaluti il fatto che il piano è già in atto e nessuno può vederlo, nessuna entità."
E si mise a ridere come un matto. Chiuse la portiera e continuò a ridere. "Il piano è già in atto?"
Riaccesi la radio. "Già, lo è da sempre."