martedì 11 febbraio 2014

La Giraffa tra le Stelle



mi disse un giorno il benevolo quanto superrimo et venerabile Zufar Khan II: "la giraffa ha il collo lungo perché ha capito prima degli uomini che le cose vanno viste da una prospettiva più alta, gli uomini dal canto loro, sono dotati di un collo corto perché non hanno il coraggio di guardare in faccia la giraffa" 


in memoria di Marius, giraffa di due anni danese, uccisa nello zoo di Copenaghen perché geneticamente incompatibile con la vita di quest'ultimo (fonte wikipedia)

rimane da capire il rifiuto dello zoo di trasferirla altrove, soprattutto di fronte alle numerose offerte ricevute da altri enti

martedì 26 novembre 2013

L'Uomo delle Leggende - acquisto

Il libro è disponibile in paperback su Amazon


http://www.amazon.it/LUomo-delle-Leggende-Alberto-Oliva/dp/1502713748/ref=sr_1_cc_3?s=aps&ie=UTF8&qid=1412538304&sr=1-3-catcorr&keywords=l%27uomo+delle+leggende



e in formato digitale




L'Uomo delle Leggende - estratti

INCIPIT

La stanza di Henry quella mattina era tutta colorata di rosso. Per un attimo gli sembrò di essere in un grumo di sangue. Sangue a destra, sangue a sinistra, nessun altro colore che il rosso, nessun’altra sensazione che quella di essere altrove. 


pag. 286 (la Torre Bianca)

Raggiunse il muro di mattoni e lo attraversò come un fantasma. Se solo avessero saputo cosa incombeva alle loro spalle, nessuno di tutti quegli sprovveduti ragazzi si sarebbe mai avvicinato a più di cento metri dalla Torre.


pag. 348

Valeria lo guardò in modo strano, come se i suoi occhi perdessero il loro colore naturale.
“E chi ti dice che io sia Valeria?”


pag. 314

Era estate, era tardi ed era buio, ma soprattutto, era sola. Questo pensò nell’affrontare la curva e questo le fece venire la pelle d’oca mentre la macchina s’infilava nella notte. Sapeva che alla sua sinistra c’era il cimitero e più ci pensava, più le sembrava che quella curva non avesse fine.



L'Uomo delle Leggende - la storia

Cinque ragazzi si spingono all'interno di boschi alla ricerca di un luogo segnalato nel diario di viaggio di un professore universitario ormai morto. Il luogo in questione è un vecchio rifugio nel quale il professore sembra aver soggiornato vedendo strane cose durante la notte. 

Uno degli studenti che lavorava per lui è Vincent che porterà suo fratello, due ragazze e un amico oltre le cascate di Laploz alla ricerca di questa baita. Il motivo che li spingerà fin lassù sarà quello di scoprire se sia vera o meno la leggenda di Friedrich Laploz d'Algovia, il padrone del rifugio, morto nel 1801. 
A quanto sembra, la credenza che si è creata attorno a quest'uomo vuole che qualsiasi racconto venga letto nel rifugio si tramuti in leggenda. 

Tra i cinque ragazzi vi sono Henry e Kate, due giovani scrittori che porteranno le loro storie per usarle come cavia. 

Ma le vere cavie saranno loro.



L'Uomo delle Leggende



venerdì 15 novembre 2013

Leggende

Mi disse il Venerabile Zufar Khan II quando gli raccontai delle cascate di Laploz: 

"il mondo è pieno di leggende, ma è povero di persone che abbiano il coraggio di crederci"



lunedì 21 ottobre 2013

Il Destino secondo Zufar

"Ciò che sarà una persona in vita è determinato dalla sua data di nascita, dal suo luogo di nascita o se si vuole dal nome e dal cognome legato alla data di nascita, questo non significa che la libertà di scelta non esista, esisterà nell'ignoranza del proprio destino, infatti, il fatto che questo sia già scritto non significa certo che sia noto"



sabato 3 agosto 2013

Relatività ristretta

"Tutto appare in movimento, allo stesso modo in cui tutto è fermo"

Zufar scomparve oltre le scale ma continuavo a sentire la sua voce

"impara a vedere le due cose contemporaneamente"




lunedì 17 giugno 2013

Applicazione della Legge dell'Ottava

Circa la legge dell'ottava di cui tanto si parla negli ambienti della quarta via, ricordo che sul pianeta dal quale provengo eravamo soliti indicare la data e la posizione con un solo numero, indicavamo cioè in quale momento dell'evoluzione dell'universo stavamo scrivendo il nostro messaggio e contestualmente la nostra posizione, questa era anch'essa sotto forma temporale, ovvero il tempo impiegato dalla luce a compiere il tragitto che ci separava dal centro dell'universo, la curvatura del piano ellittico nel punto in cui ci trovavamo e una seconda distanza, quella tra due galassie nane ben precise. 

Diceva a proposito di quest'ultima distanza il sempre benevolo Venerabile del Khan

"Vedi figliolo se non ci fosse quest'ultima distanza, se non fosse chiaramente visibile in ogni parte dell'universo, il tuo corpo sarebbe in otto punti diversi contemporaneamente"...a questo punto il lettore più attento chiederebbe: "ma era conosciuta al tempo l'evoluzione di queste due galassie?" 

e il Venerabile amorevolmente risponderebbe:

"era sotto gli occhi di tutti, ma la sua frequenza colpiva soltanto il cuore di alcuni e gli occhi di chi non si faceva distrarre" 


data astrale 27995489-4006-2588-56781