sabato 6 maggio 2017

Cose impossibili: come stirare 5 camicie e non impazzire



Stanco e ormai giunto alla quinta camicia da stirare mi fermo, stacco la presa e rifletto. Poi prendo il mio misuratore laser di temperatura e rilevo 161.2 °C sulla parte centrale della piastra. Alché prendo il metro e rilevo le misure della superficie della piastra facendo attenzione a non bruciarmi. Poso il metro e prendo un pezzo di carta, una penna e una calcolatrice. Mi calcolo l'area approssimativa della piastra (0.0123 metri quadrati) e cerco su Amazon il peso del mio modello di ferro da stiro, 1.2 Kg. Dopodiché controllo la temperatura della stanza (22.4°C), prendo online la densità e il calore specifico dell'acciaio nonché il valore del coefficiente di scambio termico.

Per finire rispolvero l'equazione del calore considerando la piastra in regime variabile e integro in dt.

Ottengo due risultati: 7899 secondi 1

...e stirare fa male.

1 No, non ti lascerò nel dubbio: è il tempo necessario affinché il ferro da stiro "si freddi"

domenica 16 aprile 2017

Guida su come creare questo avendo solo quello

Ebbene sì, questa mattina sono incappato in una delle sue guide.
E sappiamo tutti come sarebbe il mondo senza di lui.

Credits: Metro 2033


Ma più che una guida mi è sembrato un lungo monologo, e mi è sorto il dubbio se non fosse bastato un semplice link al tool che cercavo.



GUIDA SU COME CREARE QUESTO AVENDO SOLO QUELLO

Hai la necessità di creare questo con il tuo vecchio pc (rotto) avendo solo quello?
Mi chiedi in che modo? Beh, semplice:
Siediti.
Se non hai una sedia su cui sederti, esci e comprane una.
Per dirla in altri termini, prima ancora di cominciare a creare quello che ci siamo prefissati di creare io e te, devi avere una sedia, una scrivania e un computer con requisiti minimi: mouse, schermo, tastiera. Per cui se sei davvero interessato a scoprirne di più, ti suggerisco di non perdere ulteriore tempo prezioso, di sederti davanti al tuo vecchio pc (rotto) e di dedicare qualche minuto del tuo tempo prezioso alla lettura di questa guida. Sono abbastanza certo che alla fine di questa lettura potrai dirti soddisfatto, scommettiamo?

Come potrai facilmente intuire, una volta accertato che la tua sedia abbia i requisiti minimi per farti leggere questa guida, dovrai aprire il tuo vecchio pc (rotto) e inserire la pendrive. Se non sai cos'è una pendrive, segui la mia guida qui oppure qui. Ne ho parlato anche qui. Qui invece trovi un mio doumentario andato in onda alla fiera dell'USB.

Tieni presente che per poter installare il software che ci prefiggiamo di installare devi essere seduto e col tuo hard disk abbastanza vuoto. Se non sai cos'è un hard disk segui la mia guida qui. Se non sai cos'è il vuoto ne ho parlato qui. A questo punto ti chiederai, ma a cosa serve il software se ho la pennina USB? Domanda lecita, ma sarebbe come chiedermi perché ho fatto questa guida se dovevo solo rispondere a una domanda.

Ma procediamo. Effettuati tutti i passaggi che ti ho appena descritto, vai a questo link e scarica il programma gratuito della Microsoft fatto a posta per fare questo avendo solo quello. Come dici? Non hai la connessione? Se non sei collegato a internet segui la mia guida sui migliori provider italiani, ma se stai leggendo questa guida mi sorge il dubbio di come tu abbia fatto a trovarla.

Adesso riavvia il tuo vecchio pc (rotto) e vai nel BIOS. Se non sai cos'è il BIOS segui la mia guida su come entrare nel BIOS e poi premi F10 quattro volte. Adesso stacca la pennina USB.

Riattaccala.
E il gioco è fatto.


venerdì 14 aprile 2017

Bimbo morso dal topo, la mia lettera al sindaco di Roma

Gentile Direttore, che sono io,
ringrazio lei in primis, poi il Ministro Lorenzin nonché il sindaco Raggi per questo spazio che mi è stato gentilmente concesso sul mio stesso blog, col solo fine di riflettere sul penoso stato in cui versa la città di Roma.





Ospedale San Camillo - reparto ostetricia



La Raggi ci ricorda che il morso di un topo in un parco pubblico è un evento eccezionale, ma oggi di eccezionale ci vedo solo che quel bambino fosse vaccinato con l'esavalente. E' chiaro che per governare e manutenere una città, oltre a necessitare di una buona organizzazione, si richiede anche del vile denaro. Denaro che non fatichiamo a credere possa mancare nelle casse della Capitale, ma che fatichiamo invece a credere che un sindaco non sia in grado di trovare. Chiedere dei soldi al Governo è un conto, elemosinarli è un'altra cosa e non è una tattica vincente, soprattutto se il partito del sindaco non è lo stesso di Palazzo Chigi. Lo abbiamo imparato col buon Marino dove il partito era persino lo stesso, non intendiamo scoprirlo ancora con lei. Pertanto la invitiamo, oltre che ad agevolare una vera rinascita della macchina comunale con idee nuove, partecipazione, trasparenza e velocità, a farsi carico anche lei di invitare, mostrare e invogliare lungimiranti finanziatori italiani e stranieri che capiscano quanto investire nel patrimonio pubblico e sociale di questa città possa essere davvero remunerativo. E non mi riferisco certo al crimine cui siamo tristemente abituati, anche perché lo sanno tutti che il crimine non paga.

Da cittadino di Roma, sentir parlare sempre di fondi speciali per questa città, suffragandolo per giunta dal fatto che così avverrebbe in tutte le Capitali d'Europa, mi fa sentire sia in difetto che sconfitto. In difetto perché qualcosa ha fallito a monte, sconfitto perché qualcosa continua a fallire a valle. Ma la condizione fallimentare in cui versa la città non può essere sempre imputabile all'economia né deve essere per lei sindaco, una scusa per demandare altrove le proprie responsabilità. La verità è che qui si è alla deriva per colpa di un senso civico che non esiste più. E non ci si aspetta certo che questo possa nascere spontaneo dalle persone, nemmeno fosse un fior di loto cresciuto in mezzo al fango. Questa città necessita di dosi massicce di quell'unico vaccino che la rimetterebbe in piedi, la civiltà. Termine che già comprende quello tanto blasonato del suo partito. Pertanto, dice bene il ministro Lorenzin, che non ci si aspetta certo che in un anno siano risolti problemi cronici come traffico o bilancio, ma che siano almeno sanate le condizioni base per ricominciare di nuovo a parlare della 'cosa pubblica'. Quando le regole ci sono ma non vengono rispettate, è come se non ci fossero, a maggior ragione se non vengono applicate le sanzioni da parte del Comune. E quando le regole non ci sono, regna il più forte, poi il più furbo e per finire il caos. Allora è lecito uscire di casa e trovare materassi, oli combusti, sedie, frigoriferi e mobilia d'ogni genere, è lecito camminare per le strade del centro e vedere questo scempio

                 

E' lecito pensare che il nostro prossimo ci fregherà, o non ci chiederà scusa, non ci dirà buongiorno o buonasera o che la maestra dei nostri figli tema di fare il suo lavoro per non rischiare di prenderle da un genitore fuori di testa. E' lecito tutto, dalla sessantenne che lascia il SUV in curva e contromano al vituperato scontrino, che quando lo chiedi ti sembra di fare una rapina a mano armata. Stessa cosa per un servizio comunale che ricevi poco e male per motivi che meriterebbero un trattato di sociologia.

Lei sindaco, chiede al Ministro della Salute di fare una battaglia per Roma all'interno del Consiglio dei Ministri, ma oltre ad essere una richiesta ingenua, tendo a credere sia anche un tantino pretestuosa, sia per Luca, 6:41 che per quella storia delle responsabilità. Smettiamo allora di scaricare il nostro dovere altrove, perché nessuno la giudicherà per le parole della Lorenzin, ma per i fatti che la sua amministrazione compierà, questo sì. E allora, se la città che ha portato la cultura nel mondo non è capace di portarla ai suoi stessi cittadini, i topi che mordono un bambino mi sembra la caricatura perfetta che questi tempi nefasti dipingono per delineare la sagoma del cittadino di Roma, costretto ormai a mordere per sopravvivere.

E lei è il primo cittadino.


Mother Of All Bufale



Secondo me la minaccia nordcoreana sarà un epic fail che passerà alla storia, Kim chiederà mestamente asilo agli americani con detenzione di lusso a Santa Barbara e carnet di biglietti per Disney World, l'indice di gradimento di Trump schizzerà oltre l'80% Putin se la legherà al dito e la Cina farà pippa con un miniembargo boomerang che toglierà dopo qualche settimana.

Adesso è il momento giusto per comprare titoli americani, ma sentiamo prima il discorso che Trump terrà il mese prossimo: "Il popolo americano mi ha eletto con un solo desiderio, far tornare grande l'America. E abbiamo dato seguito alle sue richieste facendo in sei mesi quello che non è stato fatto in sei mandati! Gli amici nordcoreani adesso sono liberi di eleggere il loro Presidente. 

God bless America!"


venerdì 7 aprile 2017

Il team della Ferrari



Lavori cancello elettrico condominiale, tutto procede come da copione che nemmeno il team della Ferrari. Scendo ore 17, mi congratulo con gli operai, stringo mani, pacche sulle spalle e consegna chiavi da parte dell'elettricista. "Lavoro eccezionale ragazzi, bravi! Cancelli così nemmeno a Moria li fanno più!" Vabbé, la battuta la capisco solo io, poi concludo. "E adesso ditemi come funziona."

Il Project Manager, tale Rocco il Geometra, prende uno dei tre telecomandi e lo punta con ghigno beffardo verso il basculante. Ma il basculante rimane fermo. Lui spinge ancora il pulsante, poi ancora e ancora. Ma niente, immobile. L'imbarazzo è nell'aria.
"Cazzo è successo?" Chiede Rocco fulminando l'elettricista. Poi controlla l'altro telecomando, fa smontare la scatola del motore, esaminano i fusibili, staccano e riattaccano la scheda. Ma niente.
"Non capisco, fa il project engineer più anziano."
"Forse è saltata la corrente?" Chiedo io timidamente sentendomi ormai parte del team.
Mi guardano torvi. Poi in due vanno al quadro delle scale. Li sento parlare in elettricistico. "Maj'hai fatto er bifase? Né che quanno j'hai riattaccato sosemo giocato?"
Ricontrollano la scatola di derivazione. Tutto sembra regolare. Fino a quando, timidamente, subentra il senior analist a gamba tesa.

"Ma non sarà che l'abbiamo lasciato in modalità manuale?"

giovedì 6 aprile 2017

Come funzionano le cose nel mio condominio



Riunione di condominio, presente la maggioranza.

Parola al Presidente. "Allora il lavoro di 400 euro che ci aveva preventivato Ascanio (un condomino) non si riesce a fare perché Ascanio non ha tempo, vogliamo procedere con altri preventivi?"
"Io conosco un ottimo elettricista." Esordisce l'amministratore. "Ha fatto diversi lavori nel palazzo che ho preso di recente e sicuramente ci farà meno di 400 euro."
"Ottimo." Fa il Presidente, cioé io. "Ricordati però che abbiamo avuto pessime esperienze con l'elettricista precedente che se n'è approfittato veramente troppo." Faccio vedere somma dei tre banali interventi per un totale di 650 euro. 
La giuria approva. 
Il giudice stesso scuote la testa.

"Stai tranquillo Albé."

Morale della storia. 
Preventivo di 550 €. "Abbiamo sottostimato i cavi Albé!"
Dieci ore di lavoro. Fattura finale di 695.19 € "Abbiamo sottostimato le ore Albé!"

Qui l'unica cosa che abbiamo sottostimato è l'intelligenza dell'elettricista!


Nel profondo del Paese



Un pò come quando fai il trolley dopo alcune settimane di quella politica che non ti tocca, vuoi perché politica degli snob, vuoi perché sprezzante di quel popolo che a conti fatti è il solo a poterti eleggere. E allora cosa fai? Lasci gli snob e raggiungi il popolo girando l'Italia, quasi fosse paragonabile al mestiere di operaio o di cassaintegrato. Ma non la giri come farebbe un normale italiano, la giri come farebbe un normale politico a caccia di voti, trolley alla mano, magari non di marca, da solo e cominciando dai luoghi più profondi, 'nel profondo del Paese'. 

Certo se sono profondi, magari ispirano anche pensieri profondi. Poi se c'è un Padre di mezzo meglio ancora. Il profondo degrado da cui risorgere e insieme andare votare.

Trolley alla mano.