"io sò quasi 50 anni che vivo qua e carcola 'na cosa, ner dopoguera eravamo 800 mila"
pausa. sguardo fisso su di me.
"mò a Roma semo 8 mijoni, cioé a'capito? otto! mica sette...."
annuisco in segno di profonda approvazione
"otto-mi-jo-ni... 'ndò li metti otto mijoni?"
già, 'ndo li metti...so proprio tanti
"a fraté..." continua mettendo i soldi della benzina nel portafojo, ehm...volevo dire portafoglio "io ho vissuto vent'anni in Germania e quelli tutta sta frutta a ogni angolo mica c'avevano, e però sò i primi in Europa..."
"certo" faccio io "di frutta ce n'è sempre bisogno per carità, però..."
"a caritaaaaaaà? a carità sta ner Vangelo amico mio, emmò ce tocca votà startri du fiji de na mignotta che se magneranno l'artra metà de Roma rimasta in piedi" nel frattempo arriva una macchina, lui strizza gli occhi sotto al sole e continua "...e poi sai che succede?" stavo per accennare a una banale ipotesi per quella specifica domanda, come fossi un semplice cliente che non ha niente da fare nel weekend, ma per fortuna mi ha interrotto prima "succede che te saluto" con tanto di mano appoggiata a fianco della bocca " 'na dittatura ce vole! e allora vojo vede st'otto mijoni 'ndo vanno..."
torno alla macchina perplesso, non tanto per " l'otto mijoni d'abitanti" ma per i vent'anni passati in Germania, non t'hanno mica fatto bene eh....