E’ partito il tam tam mediatico per l’incontro del secolo tra Elon Musk e Mark Zuckerberg. Non stiamo parlando di due boxeur ma di due NERD che combatteranno corpo a corpo in diretta mondiale, esclusivamente per la gloria. E i politici già si stanno scomodando per avere i diritti sulla location dell’incontro.
Musk dice che la Meloni gli ha assicurato che l’incontro si farà nel Colosseo, ma intanto la Calabria, forse in memoria dei bronzi di Riace, dicono di avere tutte le carte in regola per ospitare i due miliardari.
“Daremo del peperoncino ciascuno, il primo che lo fa mangiare all’altro vince.”
Nel frattempo, qualcuno propone un epico incontro sul bordo dell’Etna, vince chi butta l’altro nel calderone. Da Taormina ricordano invece che il teatro antico sarebbe una location perfetta. E poi c’è Salvini che propone il Ponte sullo Stretto ma quando gli ricordano che ancora non esiste risponde con un ah già quello era Topolino!
Milano non si fa viva perché troppo snob, o forse perché troppo cara anche per Musk. Intanto la D’Urso ci riprova proponendo un format tutto suo.
“Quest’incontro sarà la cerimonia d’apertura del programma più
trashintelligente ed entusiasmante del secolo!”
Ma nessuno se la fila.
Zuckenberg dice che l’incontro si farà “solo quando lo dirò io” (magari con Jucas Casella che arbitra l’incontro), mentre Musk cerca di capire con gli ingegneri di SpaceXla fattibilità di un modesto ingresso nel Colosseo col razzo Starship ad atterraggio verticale.
Insomma, glissiamo sulla volgarità di un simile evento e lasciamo che vinca il diritto all’oblio.