martedì 22 agosto 2023

Indipendente sì, ma di parte

Ci sono librai che si definiscono indipendenti, ma così indipendenti che preferiscono vendere solo libri di parte.

Una libraia autonoma ribadisce che non venderà il libro della Meloni anzi, ci racconta proprio come è nata la decisione di non metterlo tra i suoi scaffali. Dice che c’ha pensato molto, che ha parlato con la figlia, col compagno e pure con la sua famiglia queer, che a questo punto potrebbe essere tranquillamente il Circolo del Canasta. Chissà se ha chiesto un parere anche al cane, probabilmente no perché non saprà giocare a Canasta.

Poi l’annuncio plenario su Facebook.

Un’altra libreria invece invita la “gentile clientela a non chiederci il libro di Vannacci” , forse perché avranno pensato fosse scritto veramente al OIЯAЯTИOƆ.

Ecco, io penso che se sei davvero indipendente, fai decidere al cliente cosa leggere e cosa non leggere, senza raccontare dietrologie di pensiero e fatti personali al mondo intero. Del resto la capacità critica nasce proprio dalla comparazione di più informazioni, riuscendo così a distinguere i propri desideri dalla realtà delle cose.

 


 

Se non puoi ucciderlo allora magnatelo

Il ministro Lollobrigida ci fa sapere che è andato in una bella pescheria barese a comprare qualche chilo di grenchio granchio blu. E poi in un video ha proposto a tutti gli italiani di fare altrettanto per riuscire a bonificare la costa adriatica da questo flagello. Della serie se non puoi ucciderlo allora magnatelo. Fossero state meduse chissà quanti rossori al palato.

Poi mostra a tutti un granchio vivo, così vivo che si possono quasi sentire gli improperi verso il ministro.

“Questo è il granchio blu, sta infestando le nostre acque e non ha un predatore naturale nei nostri mari. E' un animale che ha grandissime proprietà, è ottimo per la sua carne."

Non solo ma sembra che ci siano già centinaia di ricette pronte e consigliate da diversi chef. Poi continua, dicendo che come animale va rispettato sì certo, ma anche magnato.

“Grazie a tutti quelli che ci daranno una mano a magnarlo raccoglierlo.”

 


 

lunedì 14 agosto 2023

Meglio in carcere che con mia moglie

Un detenuto ai domiciliari si sarebbe presentato alla caserma dei carabinieri per fuggire al pesante regime detentivo della moglie. Probabilmente era tutto trafelato quando all’una di notte ha parlato al citofono col maresciallo della caserma. Si sarà guardato le spalle sperando di non scorgere la Panda della moglie che setacciava le strade del quartiere palmo a palmo. Intanto che il maresciallo si infilava i calzoni, il detenuto continuava a suonare, fumando nervosamente una sigaretta… 

“Arrivo arrivo!”

Poi durante il verbale, avrà chiesto al carabiniere se era mai stato sposato e dopo la conferma gli avrà detto un ALLORA SOLO LEI PUO’ CAPIRMI MARESCIA’. Insomma un inferno, tra tavolette da alzare e abbassare seguendo astrusi algoritmi femminili, docce da pulire, pattine da indossare, la vita ai domiciliari non dev’essere stata facile. I bianchi coi bianchi, i colorati coi colorati, ma attenzione alle magliette che vanno lavate a 30°…non appendere la giacca dove capita e non lasciare i calzini spaiati.

“Marescià, mi faccia tornare oggi stesso in cella - mi va bene anche una cella 2x3 o una cella di isolamento e voglio anche cambiare carcere, altrimenti quella viene pure a farmi visita.” 




Un caffè gratis

Continua la moda del diamo un prezzo a tutto. Dopo il piattino vuoto a 2 € per far assaggiare le trofie alla figlia si è passati al taglio del toast (sempre a 2 €) e al bicchiere d’acqua per accompagnare il caffè. Qualcuno si è poi spinto oltre, facendosi pagare una richiesta di informazioni per 3 € (solo 2€ per capire dove sta il bagno) e 5 € per farsi fare il conto a metà (probabilmente è il costo delle forbici per tagliare lo scontrino in due parti esattamente uguali).

Un bar ligure però, ha avuto l’idea contraria e per stemperare gli animi ha rilanciato con un caffè a 70 centesimi se ti porti la tazzina, il cucchiaino e lo zucchero da casa. L’idea era nata un pò per ridere ma Mario e Francesco si sono presentati veramente con una tazzina di caffè in mano. Per pigrizia hanno lasciato lo zucchero a casa facendolo passare per salutismo, stessa cosa dicasi per il cucchiaino (ma tanto non c’è zucchero).

Mario era la prima volta che prendeva il caffè amaro e per poco non lo sputava in faccia al barista che finalmente, per una volta, non avrebbe lavato le tazzine. Francesco invece pensava ad un ulteriore sconto.

“Se lo bevo fuori, me lo fate a 50 cents?” 

“Certo.”"

“E se mi porto il caffè da casa?”

“25 centesimi.” Risponde il proprietario avvicinando minaccioso il bicchiere delle mance. “E se te lo fai a casa, il caffè è gratuito.”



 

domenica 13 agosto 2023

Via col vento (storia di un mimetismo da parati)

E’ sicuramente vero che qualche ristorantino se ne approfitti nell’arrotondare il prezzo delle portate ai clienti, magari con un’acqua a 4 € o un piatto di pasta a 20 € , poi un coperto per non si sa cosa, un piattino (vuoto) aggiuntivo e qualche consulenza al cameriere per dove si trovi il Pantheon. Caffè a 5 € , cucchiaini aggiuntivi a 2 € e ammazzacaffè offerto dalla casa a 7 € invece che a 10.

E’ anche vero però che qualche cliente si defila spalle al muro senza pagare il conto, magari gettando un petardo verso l’entrata come diversivo o con la scusa della macchina da spostare (il clacson a ripetizione era del complice che aveva mangiato nello stesso locale la sera prima). 

“Ehi avevi ragione! Vestirsi dello stesso colore della carta da parati funziona!”

Poi ci sono quelli che una volta rintracciati dalla stampa accampano scuse del tipo: 

“Guardi, il piano era di fargli un bonifico il giorno dopo.” Fa la madre.

“Il piano? Ma perché invece non avete pagato subito al ristorante?”

“Perché il cane si è sentito male e siamo dovuti scappare.” Risponde il papà.

“Papà…” Fa il figlioletto tirandogli la giacca. “..ma non dovevamo dire che era la nonna?” 

O quelli che in modalità melodramma, inscenano la qualsiasi pur di guadagnare dieci metri e poi fare il vento. Ma i migliori secondo me sono quelli che dicono di aver ricevuto un conto esorbitante.

“Ci hanno chiesto 130 € soltanto per le bibite, il conto totale è stato di 845 €”

“Non ci torneremo più.” Aggiunge la moglie.

“Mi scusi, ma quanti eravate?” 

“21 adulti e 12 bambini.”



 

sabato 12 agosto 2023

I nuovi bronzi di Riace (sfida tra due gladiatori da tastiera)

E’ partito il tam tam mediatico per l’incontro del secolo tra Elon Musk e Mark Zuckerberg. Non stiamo parlando di due boxeur ma di due NERD che combatteranno corpo a corpo in diretta mondiale, esclusivamente per la gloria. E i politici già si stanno scomodando per avere i diritti sulla location dell’incontro.

Musk dice che la Meloni gli ha assicurato che l’incontro si farà nel Colosseo, ma intanto la Calabria, forse in memoria dei bronzi di Riace, dicono di avere tutte le carte in regola per ospitare i due miliardari.

“Daremo del peperoncino ciascuno, il primo che lo fa mangiare all’altro vince.”

Nel frattempo, qualcuno propone un epico incontro sul bordo dell’Etna, vince chi butta l’altro nel calderone. Da Taormina ricordano invece che il teatro antico sarebbe una location perfetta. E poi c’è Salvini che propone il Ponte sullo Stretto ma quando gli ricordano che ancora non esiste risponde con un ah già quello era Topolino!

Milano non si fa viva perché troppo snob, o forse perché troppo cara anche per Musk. Intanto la D’Urso ci riprova proponendo un format tutto suo.

“Quest’incontro sarà la cerimonia d’apertura del programma più trash intelligente ed entusiasmante del secolo!”

Ma nessuno se la fila.

Zuckenberg dice che l’incontro si farà “solo quando lo dirò io” (magari con Jucas Casella che arbitra l’incontro), mentre Musk cerca di capire con gli ingegneri di SpaceXla fattibilità di un modesto ingresso nel Colosseo col razzo Starship ad atterraggio verticale.

Insomma, glissiamo sulla volgarità di un simile evento e lasciamo che vinca il diritto all’oblio.




La prima donna presidente

Come da tradizione oramai, le mogli dei presidenti americani si candidano alla presidenza degli Stati Uniti quasi fosse un rito di passaggio, un testimone che il marito ha lasciato loro. E’ un pò come quando vai in pensione e tua moglie architetto comincia a studiare ingegneria facendo il doppio lavoro. Solo che qui ci sono i voti degli americani a pesare il 27 del mese.

“Caro domani vado in Europa. Sarà una cosa veloce, giusto per assicurarmi l’appoggio di un paio di politici nel caso diventassi LA PRIMA DONNA PRESIDENTE.”

Eh già perché per battere Trump ormai non basterà più il “primo afroamericano presidente”, ci vorrà qualcosa di più forte, qualcosa che rompa veramente gli schemi.

“O i coglioni.” Direbbe Trump, a microfoni spenti.

In effetti non c’è riuscita Hillary Clinton a diventare LA PRIMA DONNA CORNUTA PRESIDENTE magari potrebbe riuscirci Michelle Obama. Tanto, per essere votati basta essere conosciuti. Anche di luce riflessa.




mercoledì 9 agosto 2023

Allatta il figlio sul volo e viene fermata

Una normalissima coppia inglese con due figli sale su un meno normale volo in partenza da Manchester per la Spagna. Hanno un neonato con loro che prende il latte al seno e il giorno della partenza sembra anche abbastanza nervoso, ma come al solito i suoi pianti si placano con una bella poppata, a bordo dell’aereo. A un certo punto lo steward invita la mamma a staccare il seno perché questa scena darebbe fastidio ai passeggeri. Chissà a quali poi, visto che la posizione dei sedili non è propriamente ad anfiteatro. 

“William, è veramente...” Fa la signora Mac Dermott pulendosi la bocca con un tovagliolo di stoffa. “..è veramente uno scandalo.”

“Hai ragione cara, una volta ci servivano il Bloody Mary col sedano, oggi nemmeno più col ghiaccio.”

“Ma no, parlo della donna seduta otto file avanti a noi…” La signora si copre la mano con la bocca per sussurrare il gossip. “Sta allattando al seno.” 

“No!”

La moglie annuisce con la testa e indica solo con gli occhi, per rispettare lo strano galateo che le hanno inculcato. 

“Mia cara, speriamo solo di arrivare a destinazione sani e salvi.”

Lo steward insiste, è qualcosa che va oltre il regolamento conosciuto. Allattare al seno non è contemplato nella nostra epoca, figuriamoci a bordo di una compagnia aerea. Chissà cosa diventeranno poi questi poppanti allattati da puro latte materno e non da quello di un’altra specie, la mucca ad esempio. Di sicuro non potranno mai pilotare un aereo. E chissà se sapranno contare fino a dieci.

“Signora, non voglio insistere. Ma insisto.” E di sicuro non faranno mai gli assistenti di volo. “Vede… non è giusto nei confronti di chi ha pagato il biglietto.” Anche lo steward si copre la bocca con la mano come per non far sentire lo scandalo che sta per pronunciare. “Questa è gente per bene.” E annuendo con la testa indica i passeggeri seduti dietro la mamma.

Intanto il bambino piange perché non ha più la pappa, o semplicemente perché non ha più il conforto del seno materno. La sua mamma è vicina, ma c’è un predatore senza testa che le sta dicendo: 

“Sei nel nostro ovile donna, e qui vigono le nostre regole.”

“E quali sono capretta?” Chiede il poppante.

Lo steward capretta bela qualcosa alle colleghe hostess, e discutono sul da farsi:

“Non ho mai sentito un poppante parlare.”

“Nemmeno io.”

“Ricordate che il pastore non vuole che le sue capre usino la testa.”

“Già! Chi siamo noi per decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato?”

“Ben detto capra. Meglio non immischiarci, rimaniamone fuori.” 

“Ma scusate…” Fa la pecora nera. “Siete sicuri che la signora stia infrangendo il regolamento? E se anche ci fosse un regolamento che lo vieti, siamo sicuri che è quel genere di cose che si possono vietare? Forse è meglio perdere un cliente per bene piuttosto che un’intera famiglia che ci sta guardando belare… non credete? Perché se queste sono le regole del recinto, allora scusate ma preferisco uscirne.”




5 metodi per raffreddare la Terra

 Alla Nasa si stanno scervellando su come abbassare la temperatura della Terra e diminuire il più possibile l’emissione di CO2.

“Allora..” Il direttore apre la riunione mostrando alcune slide. “Come potete vedere, i francesi hanno provato a superarci con idee stravaganti per la CO2 ma gliel’abbiamo messa in quel posto brevettando le museruole per i rutti delle vacche.” Il direttore fa una pausa e guarda i colleghi con sguardo truce. Poi annuisce e continua. “Il nostro collega Jerry Scuba ha pensato bene di estendere la cosa alle scoregge delle mucche da latte. Certo - voi direte - non è che adesso il mondo è in ebollizione perché 7 milioni di bufale scorreggiano all’unisono, ma come si dice, se prevenire è meglio che curare allora non scorreggiare è meglio che ruttare.”

E cambia slide.

“Per la questione della temperatura invece sono al vaglio diverse ipotesi. Abbiamo escluso la creazione di una cintura tipo anelli di Saturno per manifesta complessità e pure il mega ombrellone lunare perché i negazionisti dell’allunaggio si sono incatenati a Westminster appena l’hanno saputo. Per non parlare poi del colore dell’ombrellone, inutile dirvi che il solito arcobaleno fosse il più gettonato, ma tradurre la scritta ANDRA’ TUTTO BENE in 26 lingue, ci è sembrato come prendere per il culo mezzo mondo. Poi abbiamo la spazzatura orbitante che ci farebbe una discreta ombra, e prenderemmo anche due piccioni con una fava, ma al Presidente non piace l’idea di avere la monnezza francese che gira sopra la sua testa. Siamo però in grado di far eruttare il Krakatoa e creare uno strato di nubi a piacere su almeno metà della superficie terrestre e per almeno 24 anni solari.”

“Ma direttore, i produttori di creme solari ci farebbero causa.”

“Proprio così Beckenbauer. E infatti come ultima opzione, abbiamo le scie chimiche al pan di zenzero. Col cherosene che abbiamo stoccato in questi anni, possiamo far volare aerei per i prossimi due secoli e coprire il cielo con milioni di Gingerbread polarizzati.”