venerdì 31 luglio 2015

Una valigia, due sciaccali e cinque biglie

"Ho con me una valigia, due sciacalli e cinque biglie. Uno sciacallo mi dice le cose, l'altro me le spiega. Poi lancio le biglie." esordí in questo modo lo strano personaggio che salí sul treno mentre anni fa tornavo dai tre giorni, diventati poi cinque. Si sedette di fronte a me, era un ragazzo di 25 anni o poco più, io ero intento a leggere riviste di ufologia per ingannare il tempo, ma pensavo già di spostarmi visto l'esordio infelice del tipo. Ebbene non riuscii più a leggere, né a spostarmi, conosceva tutti gli argomenti scritti nella rivista, e mi parlò di stelle e pianeti come fosse un astronomo. 

"oh non sono un astronomo, perdonami, è solo passione, conoscenza" era estremamente logorroico "tu pensi ci possano essere alieni sulla terra?" 

sorrisi, gli dissi che nel caso avrebbero dovuto usare un mezzo simile al teletrasporto per superare la barriera siderale dello spazio 

"esattamente!" il tizio guardava spesso il corridoio e ora che ci penso non c'era quando passò il controllore... la discussione continuò poi sul telescopio che aveva regalato al padre, sulla storia di Trevis Walton e su Stonehenge. Poi si alzò e prima di congedarsi disse: "cinque biglie figliolo, una valigia, due sciacalli e cinque biglie" uscì dalla cabina e non lo vidi più.

Nel corridoio intanto rotolavano lente, cinque biglie.


Nessun commento:

Posta un commento