venerdì 13 giugno 2025

Il famoso membro imperiale

 


"Il pene di Napoleone è custodito in uno scrigno da Evan Lattimer, cittadino americano residente nel New Jersey, che l'ha ricevuto in eredità dal padre, un urologo che a sua volta lo aveva acquistato in un'asta a Parigi negli anni Settanta per 3.000 dollari. Dopo la morte di Bonaparte, il suo pene fu asportato e imbalsamato dal dottor Francesco Antommarchi, che ne eseguì l'autopsia di fronte a 17 testimoni nel 1821."


Qualcuno tra gli astanti a un certo punto avrà detto "Ehi ma che cazzo sta facendo il signor Antommarchi?"
"Signori..." Esordì il medico francese facendosi passare i ferri del mestiere. "Procediamo col pezzo forte."
Intanto qualcuno sussurra al vicino di sedia "Ho scommesso 18 franchi che non supera i 10 cm" e l'altro "Mio nonno diceva sempre - il mondo si divide in imperatori che lo mettono in mostra e in mammolette che lo misurano."
"Procediamo adesso con una penectomia imperiale...intanto chiedo al pubblico, c'è qualcuno che mi sa dire di che colore fosse il cavallo bianco di Napoleone?"
Dalle ultime file qualcuno rispose - e che cazzo ne so - qualcun'altro si alzò e andò a scommettere pure sul cavallo bianco di Napoleone.
"Bene signori...cercheremo di fare un lavoro come si deve, un lavoro ad arte, insomma di non fare le cose a minchia." Poi si gira verso l'assistente. "Bisturi e metro da sarta!"

"Lor signori sono membri?" Chiese intanto un sacerdote entrato in ritardo nel teatro operatorio. "Chiedo, lor signori sono membri del Comitato Penale?"
"Comitato Penale? Veramente noi siamo qui per vedere...."
"Per vedere e misurare!" 
"...si ecco per misurare il...."
"Misurare? Cosa dovete misurare?" Chiese il sacerdote.
"Cinque centimetri!" Il dottor Antommarchi urlò soddisfatto le dimensioni della creatura, mostrando a tutti il suo dito indice fermo sul metro all'altezza del numero 5. "Cinque centimetri. Millimetro più, millimetro meno." 

E fu così che "Il membro fu acquisito da un sacerdote, poi venduto a un commerciante di libri e poi ceduto al Museum of French Art di New York, dove rimase fino all'asta vinta dal signor Lattimer."


L’articolo da cui ho tratto ispirazione:

https://www.focus.it/cultura/curiosita/che-fine-ha-fatto-il-pene-di-napoleone-bonaparte

mercoledì 1 gennaio 2025

Nel girone dei fumatori

 Nel cuor di Milano, in un giorno che ‘l sole non volle illuminar più del necessario, giunse il decreto ch’avrebbe cangiato lo destino de li signor fumatori.



Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una città oscura, ché la diritta via era smarrita da un editto che Milano impose a dura.

E io che pensavo, di goder la rossa e lo tepor di questo novo sole, mi trovai invece in una landa sconcia, dove lo fumo era bandito e lo piacere pure.

"Chi siete voi, o anima dannata, che osate sfidare lo volere del Conte Sala, patron di queste lande. Chi siete voi, che con leggerezza e ardire, fate di Milano una contrada affumicata?"

Così mi parlò un vigile, custode di codesto novo editto, che non ha pari, dove lo fumo non più accolto diviene peccato come un tradimento al pari.

"Maestro, ma dove mai potrò fumare?" domandai con voce tremante e smarrita "Non certo dove altri uomini vivono, é nei parchi, né alle fermate della vita."

E lui, con tono grave e solenne, mi indicò un angolo remoto e solitario dietro lo cassonetto immondezzaio: "Qui straniero potrai fumare, ma non dir che ti ci ho mandato se tu non voi esser multato."

Così, nel limbo della contrada, dove lo fumo è relegato ad angusti e puzzolenti spazii, cerco un angolo che mi accolga, lontano dagli occhi e da li cuori afflitti.

E mentre lo sole tramonta su Milano, penso a come un tempo, senza divieto alcuno, godevamo della nostra libertà senza saperlo, mentre ora in questa nuova era, siam prigionieri di noi stessi.