martedì 25 luglio 2023

Palla di lardo

Oggi al supermercato c’era un neo assunto alla cassa, molto distinto, molto calmo.

Ma soprattuto molto Palla di lardo.

Fisicamente era il sosia di VINCENT D’ONOFRIO. Me ne sono accorto prima che l’inno dei marines echeggiasse nella mia testa e mi trasformasse nel sergente maggiore Hartman per sdrammatizzare la giornata del giovane di primo pelo.

“Dì un poco uovo di ceramica, i tuoi genitori hanno anche dei figli normali!?”

“Come dice signore?” Il ragazzo si guarda attorno, come per cercare conferma dalla direttrice che quella non fosse una prova dello stage che doveva ancora finire. Poi torna su di me.

“Hai finito di cercare la mamma come al primo giorno di scuola? E dove hai imparato a maneggiare una cassa, in un’agenzia di pompe funebri? Ai miei tempi battevo 50 pezzi al minuto e ti cambiavo pure il pannolino!”

“Ma.. signore…”

“E quando pensi di chiedermi se ho la tessera di questo cazzo di supermercato? Quando faranno la tessera del partito di quella baldracca che ti ha messo alla luce?”

Il novellino alza la mano verso la direttrice in segno di aiuto.

“Cos’è devi andare al bagno che chiedi il permesso alla mamma? Stai forse affogando e alzi il boccaglio per respirare? Sbrigati che ho i surgelati liquidi come il tuo cervello dannazione!”

La direttrice è al telefono, Palla di Lardo si sbraccia, intanto si forma la fila.

“Signore.. la prego.”

“Signore un cazzo! Ti sembriamo due signore? Ci vedi anche doppio? E cosa cazzo ti preghi se Dio ti ha abbandonato quando sei nato? Sei forse un testimone del Vangelo del Latte? Fammi una faccia da cassiere e no da poppante!”

Silenzio. La musichina dello store girava a vuoto. La direttrice poggiava lentamente il telefono rimanendo a bocca aperta.

Mi guardo attorno e comincio a passare da solo i pezzi sul carrello.

BIP - BIP - BIP…..

“E quando cazzo mi chiedi la tessera della lotteria degli scontrini? Sei forse uno di quelli che non crede nella fortuna? E come biasimarti guardandoti in faccia!”

BIP - BIP …

Arriva la direttrice. Probabilmente di primo pelo anche lei.

“Tutto bene VINCENT ?”

 


 

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